20 maggio 2013, Libera università delle donne

LA PITTURA POTENTE ED ESSENZIALE DI LETIZIA FORNASIERI

Letizia Fornasieri vive e lavora a Milano, dove è nata, in Via Ciovasso, a due passi da Brera. Terza di sei figli, due fratelli musicisti, una sorella che soffre di autismo in modo grave, ha iniziato a dipingere fin da bambina. Pittrice dunque da sempre, e decisa a diventarlo in modo professionale fin dalla prima adolescenza, quando una mostra organizzata in città nel'68 su Gustav Courbet le fece decidere per sempre di voler appartenere al mondo dei pittori.

Dipinge a olio su tavola, con la spatola, e nei suoi quadri c'è un riferimento molto forte alla natura, agli interni domestici, e traspare un'intimità femminile che si intuisce autentica e decisa. Forse è proprio questo suo ritrarre solo ciò che conosce bene a rendere la sua pittura così chiaramente distinguibile dalla media, così priva di banalità anche nel ritratto di oggetti usuali, che assumono una valenza nuova e più interessante allo sguardo: un paio di scarpe da tennis gettate in un angolo, un vano di finestra, un grembiule da lavoro...

Anche Milano, la sua città, è un tema ricorrente nei quadri: i momenti di vita, gli alberi a volte scheletrici e quasi sempre sgorbi a causa di potature sbagliate, i tram, i tralicci, i passeggeri e le auto i semafori e le scritte sui muri: un uso del colore raffinatissimo, che talora ricorda Van Gogh, e che anche nello squallore urbano fa intravvedere significati intensi e nascosti.

Forse è questo a rendere la sua pittura tanto potente ed essenziale, gradevole anche quando affronta, come nel caso della sorella autistica di cui si prende cura dopo la morte della madre, temi tragici e difficili.

Ha partecipato anche al MIA, con dei lavori basati, in questo caso, su foto scattate da lei e rielaborate tramite colori ad olio e tecnica mista, con risultati notevoli che potenziano in modo naturale i mezzi già espressivi della pittura.

Di lei per fortuna si è accorto anche il mercato: se si fa la prova di appendere un suo quadro in mezzo ad altri molti, si nota subito una differenza di fondo, capace di rendere rasserenante persino la drammaticità.

di Valeria Fieramonte
www.universitadelledonne.it